Corso Taji Quan Più - Combattimento tradizionale ed elementi di difesa personale

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Pagina pubblicata in data 11 luglio 2024
Aggiornata il 6 agosto 2025

Il 太極拳 tàijí quán è un'arte marziale completa, conosciuta in Occidente (erroneamente) più come ginnastica per il benessere che come disciplina marziale.

Presso la nostra scuola di arti marziali presentiamo l'arte marziale del Taiji Quan in modo completo.

Ci concentriamo nel corso di Taiji Quan nello studio del movimento del corpo e dei principi di base della disciplina che implicano come conseguenza una condizione di benessere per il corpo e la mente.

Il corso di Taiji Quan Più è focalizzati sullo studio del combattimento tradizionale, dell'esercizio del 推手 tuīshǒu a piedi fissi e mobili, delle applicazioni e delle leve articolari (擒拿 qínná).

ATTENZIONE. Per frequentare questo corso è fondamentale frequentare anche il corso dedicato ai fondamentali della disciplina.

Tutte attività che richiedono il lavoro a due, un lavoro a coppie, fondamentale per sviluppare la conoscenza delle propria sfera emotiva e cognitiva. Elementi fondamentali per imparare a gestire il rapporto con l'altro, anche in situazioni di "tensione" o "pericolo".

Infine all'interno di questo corso si effettua anche lo studio della "difesa personale". Ma declinata secondo principi precisi descritti qui di seguito.

1. Non sei mai preparato/a

Qualsiasi corso, compresi i corsi focalizzati esclusivamente sulla difesa personale, non è in grado di preparare una persona allo scontro con una persona che ha fatto dell'aggredire il prossimo la propria professione.
Professione che probabilmente è esercitata con un'arma da taglio o con un'arma da fuoco.

2. Sviluppare la "presenza" e fare prevenzione

Nella filosofia e nella visione della ASD Drago Azzurro la difesa personale è prima di tutto lo sviluppo della "presenza" e, quindi, della capacità di prestare attenzione verso tutto ciò che ci circonda.
La consapevolezza di ciò che ci circonda permette in linea di principio di evitare di trovarsi in situazioni di potenziale pericolo e di conseguenza la prevenzione è il primo vero grande strumento di difesa personale.

3. Andare via

Un altro aspetto fondamentale in caso ci si trovi in una potenziale situazione di pericolo è sviluppare la reattività per allontanarsi da quella situazione.
La difesa personale prima di tutto è affrontare un potenziale pericolo cercando di allontanarsene nel più breve tempo possibile.

4. Mantenersi lucidi

Se ciò che è descritto nei precedenti tre punti non è possibile diventa fondamentale mantenere il controllo della propria emotività e dei propri pensieri.
Questa condizione è fondamentale per affrontare una situazione di pericolo e gestirla. Mantenersi in una condizione di lucidità diventa fondamentale per cercare prima di tutto una sorta di "dialogo" e avere la prontezza di ricordare che il valore di un portafoglio o di un proprio bene è inferiore a quello della propria vita.

5. La palestra non è la strada

Le tecniche che si apprendono in palestra non possono tenere conto dello stress estremo, della sorpresa e del disordine cognitivo che si verificano in una situazione di violenza.
Necessiterebbero, infatti, di uno specifico allenamento mentale e fisico che non ha senso "sostenere". Si deve, quindi, comprendere che per quanto ci si può allenare ci si può trovare nella condizione di non poter reagire.

6. Se vuoi allenarti per la guerra esiste l'esercito

Sono molte le testimonianze di quanto l'addestramento svolto nell'esercito non riesce a preparare nessuno al "battesimo del fuoco". Figuriamoci se può farlo un corso, per quanto ben fatto, svolto in palestra qualche ora a settimana. Uno scontro violento è, infatti, generalmente caotico, brutale, avviene a stretto contatto e quasi sempre di sorpresa.

7. Si può fare qualcosa

Le riflessioni descritte nei punti precedenti possono far pensare che la difesa personale non sia fattibile. Non è così. Lo studio del combattimento tradizionale, del TuiShou, delle tecniche di Qinna, sviluppa una serie di abilità che permettono di affrontare le situazioni più comuni, come una lite per un parcheggio o un'involontaria spinta su un tram che porta a un litigio.

8. Allenamento continuativo

È fondamentale comprendere che, tenendo presente tutti i limiti sopra descritti, serve un allenamento strutturato e continuativo per sviluppare quel minimo di abilità che consentano di gestire una situazione di "pericolo".

9. Conoscere la norma

Le forze dell'ordine in merito al tema della difesa personale ricordano che si deve agire nei limiti imposti dalla legge, con un forte invito a evitare il confronto. La legittima difesa è normata dall'articolo 52 del Codice Penale e dalla legge n. 36 del 2019.

10. Spray al peperoncino

L'unico "strumento di difesa" consentito dalla normativa italiana, nello specifico dal Decreto Ministeriale n. 103 del 12 maggio 2011, emanato in attuazione della legge n. 94/2009 (art. 3, comma 32), è lo spray al peperoncino.
Il corso offre lo studio dei differenti spray al peperoncino e di come questi debbano rispettare la normativa. Attraverso esercitazioni con dei tester all'acqua.